La visita inaspettata

 Matteo aveva circa 45 anni, era sposato e non era affatto felice. Beatrice, quando l’aveva sposata, era una bella ragazza mora, dagli occhi verdi passionali e dal fisico morbido e sensuale. Ora, dopo alcuni anni di matrimonio e convivenza, era cambiata, anzi si era davvero trasformata: innanzitutto era ingrassata, poi portava i capelli corti perché diceva essere più comodi, si vestiva sempre con tute e magliettoni larghi, insomma della sensuale mogliettina che Matteo aveva sposato non era rimasto più niente. Aggiungeteci poi che i due litigavano spesso per questioni di soldi, di interessi non coincidenti e problemi vari per completare il quadro della situazione e capire lo stato d’animo del povero Matteo. Un giorno come tanti, Matteo era solo a casa perché la moglie era uscita per andare a sperperare quei pochi soldi che lui, con fatica e risparmio, riusciva a mettere da parte. Non avendo voglia di litigare, ormai Matteo dava alla moglie quello che lei voleva con il solo scopo di averla lontana. Quel giorno suonò il campanello con insistenza, mentre Matteo guardava distratto la tv sdraiato sul divano. “Arrivo.. arrivo!” Matteo si alzò svogliatamente, indossava solo una tuta e una vestaglia pesante. Tolta la catena alla porta, la aprì lentamente rivelando una bellissima ragazza in piedi sulla soglia: sorriso bianco smagliante incorniciato da due labbra rosa carnose, occhi grandi e azzurri, un nasino all’insù adorabile e una cascata di boccoli dorati. “Chi.. buonasera signorina.. cosa posso fare per lei?” Chiese Matteo visibilmente a disagio per aver aperto la porta vestito in quel modo, mai si sarebbe sognato una tale visita! “Mi chiamo Rosalba, sono la cugina di Beatrice, salve!” Matteo strinse la mano alla ragazza mezzo inebetito, accarezzando con gli occhi le sue tette sode e la sua vita sottile, per poi scendere su due gambe ditte e sinuose. Lei continuò “Sono capitata in città per lavoro, e mi sono ricordata che Bea vive qui. Così sono passata a fare un saluto.. sono capitata in un brutto momento?” Matteo si riprese subito dal suo sbigottimento e rispose prontamente “Ma no, figurati! Beatrice ora non c’è.. ma tornerà presto, vieni dentro la aspetteremo insieme seduti comodamente” E fatta entrare Rosalba, la fece accomodare e con la scusa di andare a prendere da bere per entrambi, si cambiò rapidamente rendendosi presentabile, tornando poi in camicia e con in mano due bicchieri di aranciata. “Grazie, lei è molto gentile!” Disse Rosalba mentre beveva rapidamente il suo drink. Ora dovete sapere che Beatrice soffre d’insonnia, e capita che prenda anche tre o quattro pastiglie di un sonnifero svizzero potentissimo per riuscire a prendere sonno. Queste pastiglie sono in un tubetto di plastica che Beatrice tiene dentro al comodino della camera da letto: una buona dose di sonnifero e stata sciolta ora da Matteo nel bicchiere di Rosalba! Matteo aveva calcolato che la moglie torna sempre a casa verso le otto quando esce, essendo ora circa le cinque aveva diverso tempo libero a disposizione per fare i suoi comodi con la cuginetta. Matteo e Rosalba parlarono circa venti minuti del più e del meno, fino a che Rosalba non iniziò ad accusare i sintomi del potente sonnifero. “Oddio che stanchezza improvvisa.. sarà stato il viaggio non so.. signor Matteo mi scusi, non so cosa mi sia preso..” E intanto le palpebre di Rosalba si facevano sempre più pesanti, fino a che si addormentò di botto, la testa reclinata da un lato. Subito Matteo la scosse un paio di volte per essere sicuro che fosse profondamente addormentata, poi no perse affatto tempo: le sfilò in un solo colpo pantaloni e mutandine, rimanendo faccia a faccia con la fighetta giovane e depilata di Rosalba! La spalancò con le due mani e prese a leccarla avidamente, immergendo la lingua in quella rosea cavità e bagnandosi tutta la faccia con i suoi umori. Mentre leccava, baciava, succhiava il clitoride il cazzo di Matteo si induriva enormemente, e di li a pochi minuti spingeva per uscire dalla patta dei pantaloni. Allora Matteo si slacciò i jeans e si tirò fuori il cazzo, lo puntò all’ingresso della fica di Rosalba e con un colpo secco la penetrò, facendola mugolare nel sonno. Prese a scoparsela selvaggiamente, scoprì le sue tette alzando la maglietta e le leccò i capezzoli turgidi mentre continuava a chiavarla. Ormai la fica era un lago e il cazzo di Matteo facendo avanti e indietro creava uno sciaquettio osceno. Ad un certo punto Matteo capì di essere arrivato al culmine, tolse il cazzo dalla fessura di Rosalba e punto la cappella arrossata sulla bocca della ragazza. Con una mano gli premette le guance in modo da farle aprire la bocca e con l’altra si segava rapidamente. Un secondo dopo veniva copiosamente nella bocca della bella addormentata, inondandole la gola di sborra. Nello stesso istante, sentì il rumore inequivocabile della chiave che gira nella toppa della porta di casa! Rimase una frazione di secondo immobile, poi guardò verso il corridoio e di nuovo verso Rosalba: la ragazza dormiva saporitamente, e un rivolo di liquido bianco le colava da entrambi i lati della bocca sul collo fin sulle tette. Rapidamente le rimise i pantaloni e le abbassò a maglietta per coprirle le tette, poi la prese in braccio mentre sentiva dei passi nel corridoio diretti nel salone dove lui era, e la chiuse senza tanti complimenti nel ripostiglio li dietro. Si girò affannato per vedere la moglie a pochi metri da lui, brutta e antipatica come al solito. “Che giornata noiosa oggi..” Disse Beatrice. “Già, noiosa e monotona” Rispose Matteo, chiudendosi la zip e aggiustandosi il cazzo nei boxer.

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