Non tutte le caramelle fanno male

Sono circa le 7 della mattina e guardo mio marito addormentato, pensando alla notte scorsa. Dopo la sua operazione alla schiena cinque mesi fa non eravamo stati in grado di avere rapporti sessuali e purtroppo il farmaco anti dolore aveva fatto male alla libido. Coppia che, con l’infortunio che aveva subito al lavoro e la lenta ripresa da un intervento chirurgico, vedeva ormai il sesso come un lontano ricordo, che piano piano si sbiadiva. La sua capacità di ottenere un’erezione piena sembrava quasi impossibile. Non fraintendetemi, amo mio marito ed odio vederlo tutto dolorante. Ha provato cose diverse per mantenere viva la scintilla sessuale tra noi, come la lettura erotica mentre mi masturbavo e mi ha comprato dei bei giocattoli, che abbiamo usato per divertirci tutti i giorni, anche due volte. Avevo bisogno di essere riempita completamente, volevo un po’di cazzo vero duro. Carne viva! Avrei potuto andare fuori e trovare qualcuno con cui scopare, e sono abbastanza sicura che marito sarebbe stato d’accordo, perché avrei ottenuto il suo permesso. Non ci sono segreti tra noi, e facevano sesso di gruppo con un’altra coppia pochi anni fa. Eravamo ancora in stretto contatto con quella coppia e sono sicura che sarebbe stata un’ottima idea invitarli per un po’ di divertimento, anche se il marito non poteva granchè partecipare “attivamente”. Non lo avrei mai tradito però, ma era una situazione un po’ difficile, che stava lentamente venendo al pettine. Ma poi è successo ieri sera… e penso che lo amo ancora di più ora. Dopo aver messo a letto i bambini, sono andata a fare un bagno, per rilassarmi. Ho lavato i capelli, poi mi sono preparata per radermi le gambe lunghe ed abbronzate. Le ho insaponate, amando il modo in cui la mia mano scivolava sulla mia pelle morbida. Ho mi sono insaponata la figa e dopo aver preso un nuovo rasoio, ho cominciato a radermela. In quel momento mio marito è venuto a prepararsi per andare a letto. Lui mi ha visto nello specchio, e si voltato. “Mi piace vedere che l’hai fatto. Mi ricorda i primi tempi dopo il nostro matrimonio. Ricordo che ne avevamo parlato”. Mi ha sorriso mentre continuavo il mio lavoro. Si sedette sul bordo della vasca senza parlare e mi guardava. Mi sentivo bagnata, e il mio clitoride stava diventando duro. Ha preso il suo accappatoio dato che era nudo, poi si inginocchiò accanto alla vasca e cominciò a strofinare il mio clitoride con le dita. Lentamente all’inizio, poi sempre più velocemente. I miei fianchi si muovevano in avanti ed entrambi abbiamo apprezzato la sensazione della mia figa fresca frizionata contro la sua mano. Mi è piaciuto sentire il mio clitoride stimolato a dovere, mi faceva diventare calda e succosa. Come ho iniziato a perdere il controllo lo sentivo premere sempre più forte, sempre più veloce, costruendomi una tale intensità fino a quando urlai di piacere mentre un orgasmo potente scorreva attraverso il mio corpo. Prima ha iniziato con un dito, poi 2 dita, quindi 3. Gli piaceva allargarmi sempre di più, riempiendomi completamente. Dal momento del parto ho scoperto di voler avere la mia figa completamente riempita e ben presto mio marito mi aveva infilato quattro dita dentro e poi il pugno intero. Le sue nocche strusciavano lungo la parte interna della mia galleria, innescando il mio punto G al punto che ho sentito che dovevo fare pipì. Ma ho tenuto, e l’ho sentire aumentare il ritmo. Mi pizzicavo i capezzoli, rotolavo la testa avanti e indietro, ero completamente alla sua mercé. A un certo punto, dato che ero dentro alla vasca da bagno, un sorso d’acqua grande mi entrò in gola, ed ho rischiato di annegare, mentre mio marito aveva un pugno infilato nella mia figa, ormai aperta! Mi sentivo pronta ad eruttare un altro orgasmo, che è iniziato nel profondo ed ancora stavo per esplodere in estasi. Tolse la mano e tornò a masturbare il mio clitoride, rallentando l’orgasmo per un lungo periodo. Avevo bisogno di qualche minuto per ritrovare i miei sensi e misi la testa sotto l’acqua per dare una parvenza di relax, prima di essere in grando di ricominciare tutto daccapo. “Ti è piaciuto questo?” chiese. Feci solo un cenno del capo. “Io non ho ancora finito”. Prese unaa tazza dallo scaffale. “Allarga le gambe larghe per me”. Ho allungato le gambe sopra i lati della vasca e usato le mie dita per aprire le labbra della mia fica in tutta la sua larghezza. Riempìì la tazza piena d’acqua, e la riversò bella calda sopra il mio clitoride. Oh cazzo che goduria… non ti fermare, non ti fermare”. Dopo quello che avevamo appena fatto, il mio clitoride era vivo e ultra-sensibile, e l’acqua era incredibile. Faceva passare tutti i dolori. Riempì la tazza di nuovo e ne versò ancora. Questo era un piacere diverso, così sensuale, così erotico. Mi sentii di nuovo in fase di surriscaldamento. Aveva già in mente come sarebbe finita la serata, infatti mi disse “ok tesoro, il tempo di uscire e ti aspetto in camera da letto”. Lo guardai e vidi il desiderio nei suoi occhi. E’ stato un ritorno al modo in cui era stato prima dell’infortunio. Non volevo illudere le speranze, ma sono saltata fuori da quella vasca il più rapidamente possibile senza uccidermi. Non mi preoccupai di come mi stavo asciugando, e se l’acqua mi gocciolava di dosso, mentre andavo in camera da letto. Mio marito aveva apparentemente progettato tutto. Sul letto c’erano lenzuola di raso nero, e candele accese sui comodini. Ho fatto come mi aveva chiesto mio marito e mi sono distesa sulle lenzuola fresche e lisce. Ha cominciato a titillarmi i miei capezzoli sensibili, così tanto che mi muovevo avanti edindietro per godere appieno del piacere e la sensazione di fresco sulla pelle nuda e bagnata è impareggiabile. Sentivo che mi stava spalmando qualcosa di caldo sulla schiena. Profumava di pesca, il mio profumo preferito. Ha lavorato la lozione sulle mie spalle e sulla parte superiore della schiena molto lentamente, proseguendo fino in fondo verso il culo, dove sapientemente stava massaggiando le chiappe, sfiorando il mio piccolo buco rosa così delicatamente che di tanto in tanto si apriva leggermente, quasi a dire che il massaggio gli piaceva. Mai andò vicino alla mia figa dolorante e calda… Poco dopo ha iniziato a lavorare sulle gambe e sui polpacci. “Mmmm, mi fai sentire così bene”, fu il mio commento mentre godevo come una vacca. “Ok, girati e preparati”. Ho pensato che fosse abbastanza eccitato e stava per fottermi ora… Era quello che avrei voluto in quell’istante. Ha messo un po’ di crema nella fessura tra le mie tette e li stringeva forte mentre massaggiava i capezzoli e arrotolava il seno in modo da farmi godere tantissimo. Ha iniziato la tortura di nuovo. Lentamente strofinando il mio corpo e facendo in modo di non ha toccare mai, e nemmeno sfiorare, la mia figa. “Scopami!”, fu il mio ordine perentorio. Non resistevo più a tutto questo massaggio ardente. Si è avvicinato a me sul letto mettendosi tra le mie gambe, allargandole e seppellendo il viso nella mia figa, appena rasata, mettendo anche due dita nel buco bagnato, ediniziando a succhiare il mio clitoride. La suzione diventava sempre più dura ed intensa, e si alternava facendo solo cerchi attorno ad esso con la sua lingua. Sento le sue dita dentro di me. “Oh cazzo sì!” Afferro il cuscino emettendo gemiti ed urla di approvazione, cercando di non svegliare i bambini, o farmi sentire dai vicini di casa. Mentre ero ancora nel bel mezzo del mio orgasmo si alzò in ginocchio e parve esitare per un momento. Abbassai lo sguardo, quasi aspettandosi di vederlo lavorare disperatamente per far diventare il suo bel cazzo duro, qualcosa che avevo visto fare più volte negli ultimi tempi, spesso senza alcun risultato. Ero brava a fare in modo di non ferire i suoi sentimenti, e mi preparai a fare lo stesso questa volta. Invece quello che ho visto è stato il suo cazzo duro e pulsante, la vena che correva lungo il lato del suo albero era piena e si vedeva pulsare. Non avevo mai visto il suo cazzo in questo modo e pronto a partire. Mi guardò con orgoglio. “Viagra”, mi disse, sorridendo. Mi misi a ridere ed avvolsi le gambe intorno alla sua vita. Mi ha infilato ogni centimetro della sua virilità, immergendolo profondamente nella mia figa e riempiendo ogni centimetro di spazio libero. Mi afferrò i fianchi e cominciò a pompare come se non ci fosse un domani, come se volesse recuperare i mesi di cazzo perduto. Mi scopava in modo duro, profondo e veloce. Sono venuta di nuovo quasi istantaneamente, orgogliosa che il mio uomo è tornato al suo vecchio sé, anche migliorando! Sono venuta più e più volte e poteva sentire il mio sciroppo dolciastro sulle sue palle e scorrere su e giù per la fessura del mio culo e finire sul letto. “Sborra amore, sborrami dentro!!”. Ha continuato a pomparmi per quelle che sembravano ore. Abbiamo scopato in posizione missionario fino a che le mie ginocchia furono dolenti, poi mi ha girato a quattro zampe ed ha infilato il suo grosso cazzo in profondità dentro di me da dietro. Si alzò in modo da poter ottenere un angolo migliore, sempre tenendo quel mostro dentro di me, lavorando un pollice per tutta la sua lunghezza nel mio buco del culo. Sentii il suo cazzo irrigidirsi mentre un’esplosione di sperma caldo mi riempiva, colando fuori sul letto. Riuscivo a malapena a parlare, così persa nel piacere, che non provavo da molto tempo e che volevo godermi ogni attimo. Ci riposammo qualche minuto, ma il suo cazzo era sempre duro e reclamava ancora una volta attenzione. Quelle maledette pilloline blu hanno funzionato. Pochi minuti di pausa e mi misi ancora a 90, il mio culo era già lubrificato dal suo giochetto. In un attimo il suo cazzo era dentro, per tutta la sua lunghezza, lo sentivo quasi nelle budella. Lo sentivo stantuffarmi avanti ed indietro, scivolando facilmente dentro e fuori. Non so quanto mi ha scopata in culo, ma godevo ogni minuto di più. Era un tempo interminabile. Ad un certo punto urlò “amore, sborro!” e sentii un altro getto di sborra nel culo. Ero davvero piena, ma continuò a scoparmi per ancora qualche minuto, fino a che anche la pillolina finì il suo compito ed il suo cazzo, e noi, cademmo in un riposo ristoratore. Abbiamo recuperato mesi e mesi di arretrato, avanti così!!

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