Confessione di un padre

Racconto questa esperienza perché non posso farlo nella vita reale, se dicessi a qualcuno che ho fatto sesso con mia figlia, probabilmente mi giudicherebbero male e non mi parlerebbero più. Allora scrivo qui della mia avventura per sfogarmi. Sono sposato da ben 20 anni con mia moglie, abbiamo una figlia di 19 anni, poi non ne siamo più riusciti ad avere, si chiama Aurora e per noi è tutto, l’abbiamo viziata,  le abbiamo dato tutto, consapevoli, a volte, di sbagliare. Ciò nonostante, non abbiamo smesso di farlo e, una volta adolescente, Aurora è diventata sempre più ribelle e scontrosa, più volte ci ha accusato di essere troppo presenti e di starle troppo addosso, più volte ci ha detto che non si sentiva libera di fare come voleva. Così ha iniziato a fare come voleva e lo faceva di nascosto, anche se io venivo sempre a sapere tutto; mia figlia era diventata una troietta, ogni sera usciva con un ragazzo diverso, si appartavano in macchina sempre nello stesso posto, tipico delle coppiette che volevano sfogare gli impulsi e ci davano dentro. Una sera mi trovavo a passare di li, riconobbi mia figlia uscire da un auto, la vidi appartarsi dietro ad un albero, cercai di non farmi vedere, cambiando angolazione riuscì a vederla a pecorina mentre un ragazzo se la stava scopando e lei si dimenava come una troietta in calore. Il mio istinto di genitore mi stava portando ad avvicinarmi e a fare una scenata, ma il mio istinto di uomo prese il sopravvento, il mio cazzo si gonfiò nei pantaloni, lo tirai fuori e mi feci una sega, fino a sborrare copiosamente a terra. Tornato a casa non feci che pensare alla scena, da quel momento ogni volta che pensavo a mia figlia, il mio uccello diventava duro e non c’era niente che potesse impedirlo. Un pomeriggio, mia moglie andò a trovare sua sorella ed io e mia figlia restammo da soli in casa, stavamo guardando la tv tranquillamente, quando, non ricordo per quale ragione, mi rispose male e iniziammo a discutere. Preso dalla rabbia gli urlai che era una troia e che avevo visto come si faceva sbattere contro gli alberi, lei rimase impassibile, mi disse che era il minimo, le piaceva il cazzo e le piaceva scopare e non aveva problemi a dirmelo. Più parlava e più la rabbia si impossessava di me, provai a trattenere le mie pulsazioni sessuali, sentivo l’eccitazione salire, il mio cazzo gonfiarsi, mia figlia se ne accorse, lo guardò e sorrise maliziosa. Mi disse che ero un porco e che se lei aveva voglia di scopare era per colpa mia, aveva preso da me che mi eccitavo guardando mia figlia. Le sue provocazioni mi fecero eccitare ancora di più, Aurora, invece di allontanarsi e andare via, si avvicinò alle mie gambe, posò una mano sul pacco, lo strinse, provai a rifiutarmi, a fare qualcosa per mandarla via, ma mentre la mente mi diceva una cosa, il corpo continuava a reagire senza alcun controllo. Il mio cazzo diventò durissimo, le dissi di smetterla, era mia figlia, lei mi sorrise maliziosamente, dicendomi che non le importava chi fossi, avevo un cazzo e non ne poteva fare a meno, doveva toccarlo e succhiarlo, doveva sentirlo nella bocca. Mi aprì i pantaloni, lo tirò fuori, era diventato molto grosso, le palle sembravano voler esplodere, lo avvicinò alla bocca e con la lingua leccò lentamente la cappella, provai a fare qualcosa, ma l’unica cosa che riuscì a fare fu quella di metterle una mano dietro la testa e spingerla per farglielo prendere tutto dentro. Lei mi spompinò accuratamente, sentivo la sua lingua muoversi sul mio cazzo, le labbra succhiare come se volesse svuotarmi, mi lasciai completamente andare preso dalle mie pulsioni sessuali, la spinsi sul divano, le tolsi rapidamente i jeans e le mutandine che indossava e affondai la lingua nella sua figa pelosetta, lei si aggrappò al bracciolo e gemette mentre le facevo sentire il paradiso. Salii sopra, le leccai il collo, le tolsi la maglietta e il reggiseno per avere libero accesso alle sue tette, stuzzicai i capezzoli, li presi in bocca, li morsi e li tintennai con la lingua, i suoi ansimi mi facevano impazzire, le dissi che era una porca e che ora il suo paparino le avrebbe fatto vedere come scopa un vero uomo. In risposta allargò le gambe e iniziò a toccarsi il clitoride, mentre le sbattevo la punta del cazzo sulle tette e poi sulle labbra, la troietta succhiava e mi supplicava di farglielo sentire dentro. La sollevai di forza e la misi sul tavolo della cucina, le allargai le gambe e lentamente infilai il mio cazzo nella sua figa, una volta arrivato tutto in fondo, la tenni ferma per i fianchi e cominciai a sbatterla forte, le sue tette rimbalzavano e la sua figa si bagnava sempre di più. Aurora continuava a masturbarsi il clitoride provocandosi diversi orgasmi mentre io la scopavo senza sosta nella figa; ero completamente fuori di me, mia figlia mi aveva fatto perdere il controllo. La misi a pecorina facendole poggiare il busto sul tavolo, la penetrai da dietro e la schiacciai col mio corpo, affondai il cazzo velocemente, lei si lasciò scappare delle urla di piacere, le tappai la bocca con una mano e le sussurrai all’orecchio “E’ così che scopa un vero uomo…”. Non le diedi possibilità di ribellarsi e di muoversi, il mio cazzo era pulsante e molto vicino a sborrare, stavo quasi per esploderle dentro, riuscii a ritirarmi un secondo prima e a schizzarle tutta la schiena del mio sperma caldo. Quando la lasciai andare, lei volle leccarmelo per ripulirlo dalla sborra, poi si rivestì e se ne andò a farsi una doccia. Non ne abbiamo mai più parlato e non è più successo, ma confesso che ogni tanto ci penso e mi piacerebbe tanto rifarlo, punirla per essere così troia con gli altri. Mia moglie ha notato che ultimamente sono un po’ strano nei confronti di mia figlia, non penso abbia il sospetto di qualcosa, non so cosa accadrà, prima o poi ne riparlerò con Aurora.

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