Quella volta che ho trombato una ventenne conosciuta in palestra

Sono un uomo di 54 anni, divorziato da un paio, con mia moglie le cose non andavano bene da diverso tempo, avrei voluto fare prima il passo della separazione ma per amore dei figli sono rimasto, aspettando che compiessero la maggiore età e fossero più maturi per comprendere le ragioni che portavano i loro genitori ad arrivare a tanto.

Da quando sono single la mia vita è cambiata in positivo, nonostante gli anni, sono un uomo affascinante e le donne non mi mancano, tengo molto a curare il mio aspetto, motivo per il quale passo tre giorni a settimana in palestra, dove spesso si avvicinano donne mature durante le ore di esercizio, mi chiedono consiglio, agganciano lo sguardo in maniera provocatoria e la sera, sono già nel mio letto a farsi fare di tutto e di più. Mi sono capitate donne che sembravano non sapere cosa volesse dire la parola “limite”, si davano senza tregua o indugi, alcune mi hanno chiesto anche cose strane che io ho cercato di assecondare per quel che mi era possibile.

Niente di insolito, ma due pomeriggi fa per la prima volta si è avvicinata una ragazzina sulla ventina d’anni, con una scusa ha iniziato ad attaccare bottone, abbiamo parlato e l’ho aiutata a fare alcuni esercizi. Ho cercato di non pensare maliziosamente, aveva l’età di mia figlia e comunque non pensavo che una come lei si potesse interessare ad un uomo come me, così le feci compagnia e finì li.

Mi recai alle docce, quando uscii la trovai ad aspettarmi fuori, mi chiese se mi andasse di prendere qualcosa al bar, a quel punto iniziai a pensare che volesse qualcosa di più da me. La osservai meglio, era molto carina, occhi verdi, capelli rossi ricci, non molto alta, belle forme, insomma, si vedeva che era un giovane fiore, inizialmente fui un po’ titubante sul da farsi, poi dopo la sua insistenza mi lasciai convincere.

Parlammo del più e del meno, durante la conversazione cambiava postura spesso come fosse nervosa o agitata per qualcosa, così le chiesi quale fosse il problema e lei mi disse che non sapeva come sarebbe finita quella serata.

A quel punto capii che voleva fare sesso, le sorrisi e le dissi che avrebbe dovuto deciderlo lei, dopo qualche attimo di silenzio, mi chiese di portala a casa mia.
Durante il tragitto in macchina le chiesi cosa la spingesse a farsi avanti con un uomo vecchio come me, lei mi confessò che erano settimane che mi osservava da lontano e che mi trovava affascinante, inoltre, voleva sperimentare del sesso con uno più maturo e scoprire cosa si provava. La ragazzina era un po’ annoiata dai suoi coetanei, cercava nuove emozioni ed era convinta che un uomo gliele avrebbe potute dare.

Arrivammo nel mio appartamento, la feci accomodare, le versai qualcosa da fare e la raggiunsi sul divano del mio piccolo salottino, era visibilmente nervosa, le dissi di rilassarsi. Si avvicinò lentamente, posò una mano direttamente sul mio pacco e lo strinse, decisi di aiutarla, aprii la zip dei pantaloni e lo tirai fuori, la situazione mi stava eccitando ed era evidente, lei mi sembrò stupirsi, probabilmente non aveva avuto a che fare con ragazzi molto dotati, il mio cazzo era abbastanza lungo, un po’ più sopra la media. A quel punto si lasciò andare, lo prese in mano, mi fece un po’ di sega, poi se lo infilò lentamente in bocca e iniziò a succhiare e a muovere la testa su e giù, le misi una mano nei capelli e l’accompagnai nei movimenti. Era brava a fare pompini, la sua lingua leccava con insistenza la mia cappella, il mio cazzo diventò durissimo in poco tempo; avevo proprio voglia di sentire sulla mia bocca il sapore di una figa giovane, così mi alzai, la spogliai completamente e mi spogliai anche io, restammo nudi a guardarci per qualche istante.

Le sorrisi, le aprii le gambe per bene, vidi la sua fighetta pelosa già completamente bagnata, mi chinai tra le sue gambe e leccai, assaporai ogni goccia di lei, succhiai il clitoride, la penetrai con le dita, raggiunse due orgasmi, le mie dita era zuppe di lei, le leccai. Mi alzai, puntai il mio cazzo sull’entrata della sua figa e la penetrai fino in fondo, la osservai, era bella ed eccitante, iniziai a scoparla forte, le tenevo le gambe tese e davo colpi veloci, lei gemeva, godeva, si sbatteva sul divano, la vidi toccarsi il clitoride velocemente e urlare di piacere mentre un altro orgasmo la stava travolgendo.

Ero eccitato come un toro, la presi di forza, la misi a pecorina e la penetrai da dietro, le montai sopra, iniziai a sbattermela per bene, il suo buco era perfetto, provavo piacere intenso ad ogni spinta dentro di lei. Decisi di provare ad entrarle nel buco del culo, lo lubrificai con i liquidi che uscivano dalla punta del mio cazzo, poi lentamente entrai, arrivato in fondo lei smise di lamentarsi per il dolore, la presi per i fianchi e la scopai forte. La puttanella godeva tantissimo, mi incitava a continuare e a dare di più, aumentai il ritmo e la forza dei colpi, la sbattevo fortissimo, le feci abbandonare la posizione a pecorina, la costrinsi a sdraiarsi di pancia sul divano, le allargai per bene il culo e la penetrai di nuovo. Il mio corpo schiacciava il suo mentre il mio cazzo continuava gli affondi nel suo buco, ci davo dentro per bene, la tenni ben ferma quando sentii il mio orgasmo arrivare, gli spruzzai la sborra dentro.

La guardai rilassarsi, uscii dal suo culo, lei si voltò e mi disse di fargli leccare il cazzo, lo prese in bocca e lo ripulì. Quella è stata davvero una bella scopata, non ero mai stato con una più giovane; ci siamo visti proprio ieri in palestra, mi ha saluto e non si è più avvicinata, è chiaro che è stata l’esperienza di una volta sola che sicuramente non dimenticherò mai.  

Altri racconti di questa categoria

Lascia un commento