Il sexy meccanico ventenne

Erano settimane che la mia auto entrava ed usciva dall’officina del meccanico, per un motivo o per un altro, puntualmente mi ritrovavo senza alcun mezzo per spostarmi e dovevo contare su mio padre, che di portare in giro me era stufo ancora prima di cominciare. Ho 22 anni, non avere l’auto è come essere costretta in casa e non avere una vita, almeno per me, non ne capisco niente di motori, ma ho la sensazione che il meccanico dove va mio padre non faccia bene il suo lavoro, per questo motivo una mattina decise di prendere l’autobus, che tanto odiavo, e arrivare fino all’officina. La prima persona che incontrai fu un ragazzo sulla ventina d’anni, pensai tra me che avevo appena trovato il mio problema, si presentò, dicendomi di essere il figlio del meccanico e che suo padre in quei giorni non ci sarebbe stato. Rimasi un po’ delusa, non fidavo molto di quel ragazzo ma ormai ero arrivata fino a lì, così provai a chiedere una spiegazione sul perché la mia auto avesse problemi ogni settimana, lui mi diede spiegazioni tecniche di cui non capivo nulla, ma il succo mi sembrò essere “è troppo vecchia, metti una toppa da una parte e ne salta un’altra”. L’autobus per il ritorno sarebbe passato tra un’ora, non sapevo cosa fare o dove andare, l’officina si trovava in un punto dove non c’erano nemmeno negozi per passare il tempo, così chiesi al tipo se potevo stare li a guardarlo lavorare, lui acconsentì. Lo guardai meglio, non era niente male, fisico in forma, forse amava andare in palestra, occhi scuri e capelli castani, indossava una maglietta attillata sporca di grasso e dei jeans comodi, trafficò un po’ con il motore di un auto, poi si stese atterrà e sparì sotto l’auto. Lo sentii maneggiare con degli attrezzi, di lui riuscivo a vedere solo dalla vita in basso, mi guardai intorno, non c’era nessuno, eravamo in un garage chiuso al pubblico, iniziai a pensare a situazioni eccitanti, fantasticai sul fatto che potesse prendermi, sbattermi sul cofano della macchina e scoparmi. Mi piaceva molto fantasticare quando un tipo mi piaceva, inoltre, non facevo sesso da mesi, dall’ultima volta che avevo frequentato un ragazzo, pensai che sarebbe stato divertente stuzzicare un po’ quel tipo o ancora di più, metterlo alle strette. Non mi domandai nemmeno se avesse una ragazza o magari fosse gay, mi avvicinai all’auto, mi inginocchiai vicino al suo corpo, lui non si accorse di niente, era troppo preso dal suo lavoro, improvvisamente, lasciai che le mie mani si posassero sul suo pacco, in quel momento il ragazzo lasciò cadere gli attrezzi ma non disse niente. Aprii la zip dei suoi jeans, infilai la mano e tirai fuori il suo cazzo, lo presi in bocca e iniziai a fargli un pompino, lui continuava a non dire niente e a non muoversi, dopo qualche secondo lo sentii gemere. Mi applicai molto in quel pompino, glielo succhiai e leccai avidamente, lo presi fino in fondo più volte, lui iniziò a reagire, mosse più volte il bacino dando colpi nella mia bocca, poi lo sentii muoversi per uscire da sotto l’auto. Si alzò, io continuai a spompinarlo, aveva un cazzo grosso e venoso, non lo avrei mai immaginato, glielo succhiai un altro po’, poi mi fece alzare, mi spinse contro il cofano di quell’auto, mi ci fece sedere, mi tolse i pantaloni e le mutandine, mi allargò le gambe e iniziò a leccarmi la figa con foga, Sentivo la sua lingua accarezzare il clitoride, scendere sulle grandi e piccole labbra e poi penetrare la mia entrata; ritornava su e prendeva tra le labbra il clitoride e succhiava, sentivo un piacere intenso, non riuscivo a trattenermi dal godere e gemere, mi aggrappai alla macchina, mentre lui mi penetrò con due dita e mi scopò. Fui sommersa da due orgasmi potenti, lui raccolse i miei umori nella sua bocca e ingoiò tutto, mentre mi leccava non smise di farsi una sega, aveva il cazzo in tiro pronto a farmi godere. Me lo infilò nella figa in un sol colpo, mi scopò forte su quel cofano, proprio come avevo immaginato nei miei pensieri, il suo cazzo entrava ed usciva velocemente, mi faceva godere ad ogni movimento, ci sapeva fare il ragazzino. Allargai meglio le gambe per prenderlo tutto fino in fondo, lui accelerò il ritmo e mi scopò ancora più forte, mi lasciai andare al piacere, mentre lui mi ripeteva che ero una gran porca. L’eccitazione era ai massimi livelli, volevo di più, volevo che mi facesse sentire una gran puttana, così lo spinsi via per un attimo, scesi dal cofano, mi poggiai a novanta gradi, allargai le gambe e gli ordinai di fottermi. Non se lo fece ripete due volte, mi entrò tutto dentro la figa e mi scopò a pecorina, lo sentivo gemere dentro il mio orecchio, mi sussurrava parole sporche e mi diceva che l’auto non me l’avrebbe sistemata se non fossi andata da lui altre volte per farmi fottere. Stava molto vicino all’orgasmo, aumentò il ritmo, mi chiese se volevo la sua sborra in bocca, io ero desiderosa di averla dentro di me, volevo sentire quel getto caldo riempirmi, gli dissi di mettermelo nel culo. Lubrificò l’entrata nel mio piccolo buco con la sua saliva, poi lo infilò dentro, urlai per il dolore che lasciò subito spazio al piacere delle sue penetrate, la cosa gli piacque particolarmente perché dopo pochissimo lo sentì venire, i suoi getti di sperma mi riempirono il culo. Quando uscì da me, mi girai per prendere il suo cazzo in bocca e leccare via le ultime gocce di sperma, mentre dal mio buco ancora colava copiosamente. Fu una gran bella scopata, inaspettata ed estremamente piacevole. L’auto me la sistemò nuovamente il giorno dopo, non ebbi più problemi, ma volevo ripetere quella scopata nella sua officina, così mi inventai un problema e mi recai da lui, dopo aver dato un’occhiata, mi guardò e mi disse:” La tua macchina non ha bisogno di essere revisionata, tu però hai sicuramente bisogno di un’altra ripassata”.

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