Festa di compleanno

Gerardo era arrivato al traguardo dei 30 anni. Giuliana, la sua ragazza, aveva organizzato una grande festa in maschera per lui. Non c’era un tema principale, più il vestito appariva selvaggio, meglio era. La musica era forte, cibo ed alcool in quantità. Gerardo aveva sceltp un vestito da cowboy, che lo faceva sembrare un po’ sciocco, mentre Giuliana un abito corto in stile cameriera francese. Era quasi mezzanotte e Giuliana era leggermente ubriaca. Gerardo era aveva ripetutamente fatto scivolare la mano sul suo sedere, palpeggiandola di tanto in tanto. Aveva saputo che altri ragazzi la guardavano un po’ troppo. Come al solito, questo esibizionismo di lei lo faceva da un lato innervosire, dall’altro eccitare. Lei si guardò intorno, cercando tra gli ospiti il suo Gerardo. L’ha visto chiacchierare con alcuni amici a voce alta e probabilmente ubriaco. Gli sussurrò in un orecchio “sto andando al piano di sopra. Vuoi venire?” Gerardo era ubriaco e non ha sentito o capito quello che la sua ragazza gli sussurrò all’orecchio. Lei salì al piano di sopra, aspettando il suo bello. Daniele si era vestito come un ufficiale di polizia, completo di specchio occhiali da sole, berretto piatto, polsini ed una pistola finta. Mentre camminava da solo per le stanze della casa, ha notato una bionda in un vestito da cameriera salire le scale, lanciando sguardi sexy a tutti quelli che la osservavano. Dopo qualche minuto andò al piano di sopra, iniziando ad aprire diverse porte, la maggior parte erano però chiuse a chiave. Alla fine si aprì una porta e sul letto c’era la donna con il vestito da cameriera francese. Si leccò le labbra secche e tossì. Lei non si mosse. Controllò per vedere se qualcuno fosse nei paraggi, ma tutti erano ai piani inferiori. Si leccò le labbra ed entrò nella stanza, chiudendo la porta dietro di lui. Giuliana rimase immobile. Aveva aspettato per dieci minuti Gerardo ed era convinta fosse lui. Teneva gli occhi chiusi e fingeva di dormire. Lui si mosse lentamente verso il letto, sentendo il cuore che batteva forte nel petto. Guardando verso il basso osservava ogni dettaglio di lei. I suoi capelli biondi lunghi fino alle spalle, un grembiulino bianco, la gonna lunga più del suo vestito, le calze nere che facevano capolino da sotto, in modo invitante. Si chinò, sorridendo, e passò la mano sulla parte posteriore della gamba, sollevandole la gonna. Lei non si mosse e lui sorrise felice vedendo il paio di mutandine nere. Strinse una natica, sperando che lui mugulasse, ma nulla. Tornò alla porta e girò la chiave il più silenziosamente possibile. Si chinò e rimosse le manette dalla cintura avanzò verso il letto. Sollevando le sue braccia, le ha ammanettato i polsi alla testa del letto. Giuliana è rimasta passiva a lui. Man mano lui la spogliò, dapprima l’abitino nero, poi la gonna, che usò per legarle le gambe. Usò la sua cravatta per bendarle gli occhi. Qualcosa tormentava la mente di Giuliana. Gerardo non avrebbe usato ma usato tutti questi oggetti. Qualunque cosa pensava lei sapeva che doveva stare al gioco, era il suo compleanno, dopo tutto. Daniele tornò alla porta e controllato fosse ancora chiusa, prima di tornare alletto. Si tolse i pantaloni e si fermò al lato del letto ammirando il modo in cui la gonna era sollevata. Era il momento di farle sapere quello che stava per accadere, e le mise la mano tra le cosce. Afferrando la parte anteriore della sua profonda scollatura bassa tirò e spogliò la parte anteriore del vestito esponendo un reggiseno di pizzo molto erotico. Dopo averglielo spogliato abbassò la testa per leccare un capezzolo. Lo succhiava avidamente, facendola mugulare e godere non poco. Allungò la sua mano e toccò la coscia, mentre giocava prima con uno, poi con l’altro capezzolo. Giuliana godeva mentre sentiva la sua mano esplorarle le cosce e la figa, tremava come lui le strofinava un dito sul clitoride e sulla figa, scavando in profondità dentro di lei. Le sue dita lentamente le scopavano il clitoride. Daniele scese dal letto ed afferrò un paio di cuscini e li posò sotto alla vita della ragazza. Afferrando il suo corpo l’ha capovolto, sollevandole il sedere grazie ai cuscini. Tutto era in bella vista, la figa umida, il clitoride ed il culetto. Tutti e tre vogliosi di cazzo. Spinse la gonna intorno alla vita e prese le sue mutandine spogliandogliele. Afferrando la bottiglietta di olio per massaggi, ne versò un po’ sulla sua schiena prima di massaggiarle figa e culo. Lei gemeva ed i suoi gemiti si fecero più forti mentre continuava a massaggiarla. Ad un certo punto lui smise di massaggiarla e dopo averle messo il cazzo davanti alla bocca gli disse che voleva godere. Questo non era la voce di Gerardo! Lo sentì entrare nella sua fica ben lubrificata. L’olio gli ha permesso di penetrarla molto facilmente e senza sforzo. La figa non era nemmeno tanto stretta. Sentì il suo respiro aumentare sempre di più, godendo delle spinte e dei colpi che il cazzo le procurava. Si alzò in piedi e si accovacciò dietro di lei, con l’obiettivo di scoparla più in profondità, sentendo le palle quasi entrare nella sua fichetta bionda. Tutto quello che sentiva solo il gemito uscire dalla bocca mentre spingeva dentro e sempre più in profondità ed il suono del il cuore che batteva nel petto. Ha continuato a scoparla sino a che non si accorse che stava per venire e face una pausa. Le sue spinte ripresero più veloci e Daniele aveva difficoltà a bloccare la sborrata. Mentre la scopava spinse in profondità un paio di volte prima di sentire le sue palle esplodere. L’aveva afferrata alla vita stretta mentre sborrava, versando il suo fluido nel suo corpo tremante. Chiunque fosse non aveva usato un preservativo. Lei non aveva mai permesso a nessuno di sborrarle dentro. Chi cazzo era? Lui le alzò le gambe e voleva scoparle il culo. Glielo lubrificò bene con l’olio e poi glielo sbattè dentro. Lei giaceva sentendo il cazzo venoso sbattere dentro di lei ancora e ancora. Gerardo non sabrebbe scoparla come lui. Gerardo era il classico “bravo ragazzo”, non le avrebbe mai fatto del male. Daniele ha iniziato a battere contro di lei il suo cazzo grosso, facendola gemere di nuovo. Non aveva mai fatto sesso anale con una donna prima e godeva anche lui del modo in cui il cazzo entrava ed usciva. Non passò molto tempo e lui sborrò di nuovo, questa volta le farcì il culo per bene, andando avanti a scoparla senza ritegno. Giuliana rimase immobile mentre lui godeva sino all’ultima goccia. Il dolore patito in un primo momento si era trasformato poi im una stranezza insinuatasi nel suo corpo. Gli ultimi momenti erano stati piacevole. Tirando fuori il suo cazzo Daniele se lo asciugò e si vestì. Lei giaceva ancora con il culo in aria. La sua pelle luccicava ricoperta da una miscela di olio, sperma e sudore. Lui la lasciò così, sudata e cosparsa dei loro umori. L’idea di aver fatto sesso con uno sconosciuto la eccitò a tal punto che avrebbe voluto scoprirne l’identità.

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