Senza Ritegno

Erano da poco passate le venti, con una strana ansia, guardavo continuamente fuori dalla finestra, sapevo che sarebbe arriva da lì a qualche minuto, ma l’emozione era incontrollabile. Francesca è bellissima, occhi verdi, i suoi capelli castani che si posano ondulati sulla candida pelle delle spalle, e quel fisico statuario…. un desiderio continuo per occhi, corpo e anima…mi rendeva schiavo del pensarla. Eppure quando ci siamo conosciuti ero io a condurre il gioco… Molte donne ho amato prima di lei,e altrettanti corpi ho posseduto prima del suo… ma in lei…c’era qualcosa di nuovo, di diverso…di innocente ma allo stesso tempo peccaminoso. Forse erano i suoi sguardi cosi profondi e provocanti, che fondevano con la contraddizione del suo arrossire, gloria e sconforto. Perdendomi in questi stessi pensieri che ho appena scritto passò qualche altro minuto, i fari di un auto fecero capolino al mio cancello: finalmente era arrivata. Mentre il cancello si apriva, accesi qualche luce soffusa, il rosso dei faretti creava atmosfera,un ottimo profumo proveniva dalla cucina un e un caldo Barry White cantava dello stereo.. “Benvenuta” Lei mi guardò imbarazzata, ed io subito per rompere quest’atmosfera le tolsi la giacca… “Grazie” mi rispose dolcemente.. senza rendermene conto la strinsi a me, avevo una folle voglia d’abbracciarla, e lei fece lo stesso, ci guardammo fissi negli occhi, a scrutarci l’anima e in quel preciso istante il nostro fuoco divampò, ignorando qualsiasi altra cosa. I miei baci, bagnati, correvano dalla bocca lungo tutto il suo corpo e le mie mani abili, aprivano la strada alla lingua: il caldo collo si bagnava cosi i suoi capezzoli e il suo ventre, inginocchiato a lei godevo della bellezza di quel corpo cosi perfetto e giovane, artisticamente inviolabile,respiravo tra i suoi inguini, ma senza toccarla…L’attesa sprigionava i suoi primi gemiti che cullavano il mio udito e drizzavano la mia verga, che ad ogni riflesso diventava ancor più dura.. Innanzi agli occhi avevo il più bello spettacolo, la sua fonte si bagnava dolcemente e i primi profumi sbocciavano e proprio ora mentre la sue mani s’infilavano tra i miei capelli la mia lingua penetrava in lei gustandone la saporita essenza. Francesca imprimeva il mio viso contro la sua fregna tenendomi con forza si strofinava a me bagnandomi interamente la faccia.. il piacere saliva e la mia lingua scavava in lei con movimenti circolari e penetranti.. si la stavo scopando con la bocca e mi nutrivo di lei…nel pieno del piacere inarcando la schiena esplose come un indomabile onda investendomi del suo piacere. dal mio viso colavano piaceri e la sua lingua li raccoglieva leccandomi… poi non seppe reggersi ed insieme al suo godere venni investito da una calda pioggia dorata. Ero eccitato come mai,le sua mani mi tolsero ogni vestito,l’aria era eroticamente acre, intorno a noi profumi, odori ed essenze… Eros vegliava. Ancora bagnati ci distendemmo a terra e iniziammo a leccarci a vicenda… la sua fregna sapeva di piscio e piacere, il mio cazzo invece voleva solo sborrare. sentivo quella lingua avida leccare ogni singolo lembo di pelle, sembrava volesse ingoiare il mio cazzo e il godere mi schiavizzava.. mi leccava il culo le palle, e con un dito si infilo in me…ed io lo stesso con lei, ma per me era doppia la masturbazione…le infilai tre dita nel culo e tre nella fregna mentre quello spettacolo di penetrazione si mostrava ai miei occhi, lei mi stimolava con forza. Quel dito nel culo a stimolarmi la prostata, anticipò il mio primo orgasmo che scoppiò nella sua bocca… unico il godimento di veder colare il mio seme su di me e la sua lingua che lo raccoglieva per poi inghiottirlo.. non ci furono attimi di riposo, il cazzo non perse vigore…e subito inizia a scoparla, prima alla pecorina..qual culo perfetto sbatteva su di me, mentre le sue grida se facevano sempre più forti: “Sfondami… sfondami” e io la sfondavo con forza e ardore.. “dimmi che sono solo tua… dimmi che sono la tua troia” “Si sei la mia troia la mia puttana” e li continuava la mia cavalcata verso la seconda bagnata meta che di nuovo esplose su di me… Bagnato e lubrificato presi il mio cazzo e glielo infilai nel culo: era stretto e voglioso come me.. sborrai nuovamente senti il calore investirla, si volto e me lo prese di nuovo in bocca, più saporito che mai… poi ci baciammo… i nostri sapori uniti erano deliziosi……(Continua)

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