Ricatto sulla spiaggia - parte 1

Stava prendendo il sole da ormai un ora, e il suo corpo sudato color ambra emanava un aura di sensualità e attrazione. Carlotta faceva la commessa in un distinto negozio di biancheria intima femminile, e lavorava sei giorni su sette tutto il giorno tranne una piccola pausa per il pranzo. Veniva pagata bene, ma non aveva mai tempo di uscire con le amiche o di cercarsi un fidanzato. Infatti succedeva spesso che passasse il suo giorno di riposo nel relax più totale, come quello di oggi.
Dopo una settimana di faticosa routine, aveva deciso di venire qui a Fregene a riposarsi. Erano i primi di aprile, il clima era meravigliosamente mite e il sole caldo ma non troppo. Non essendo ancora estate, Carlotta trovò le spiagge piacevolmente deserte. Scelto un posticino sottovento, adagiò il suo asciugamano rosa sulla calda sabbia e prese a spalmarsi la crema viscosa. Non c era un anima e il silenzio era rotto solamente dal rumore pigro dell'infrangersi delle onde e da qualche macchina che passava lontana.

Dopo circa un ora, Carlotta si addormentò. Quando si svegliò rimase con gli occhi chiusi ma non sentiva piú il tepore del sole sul viso, cosí apìi le palpebre e si trovó nell'ombra di una figura che si dileguó immediatamente. Agitata, Carlotta si alzó di scatto ma abbagliata dal sole e intontita dal sonno non pote far niente per identificare quell uomo. Si, dalla corporatura era sicuramente un uomo, e la stava spiando mentre dormiva. Leggermente turbata, Carlotta decise di non riaddormentarsi, ma in breve cadde nuovamente tra le braccia di Morfeo. Nel dormiveglia, le sembró che qualcuno le stesse premendo qualcosa sulla bocca, qualcosa di umido, ma non riuscì a capire niente prima di cadere in un sonno profondo e duraturo.

Riprese i sensi improvvisamente, con un forte respiro, e vide che il sole era tramontato: dovevano essere le sette passate! Non ci vedeva da un occhio, e sentiva freddo. Istintivamente si mise una mano sul viso e incontrò una gran quantità di denso liquido bianco sulle guance, sulle labbra e sul suo occhio socchiuso. Ma.. si rese conto che era sperma, e represse un conato di vomito.

Tossì due volte e si alzò barcollante: si accorse di essere nuda! Non c era traccia del suo costume, della sua borsa o delle sue scarpe. Era completamente nuda in mezzo al niente, non aveva piú nemmeno le chiavi della macchina! Iniziò a correre ancora prima di avere chiara un idea di dove andare, e scoprì che le facevano male le gambe e il culo, mentre una discreta quantitá di liquidi colava tra le sue gambe.

Sconvolta e in preda al panico corse fino alla strada asfaltata piu vicina e si slanció verso una piccola utilitaria bianca che stava avanzando lentamente. A bordo stava seduta una coppia anziana sulla sessantina, lui basso e tarchiato e lei magra e arcigna, piena di rughe.
Carlotta catturó immediatamente l attenzione del vecchio signore! Era completamente nuda, con il suo corpo giovane snello e sudato, due tette sode nonostante la quarta misura, dai capezzoli rosa chiaro e diritti. La fica completamente depilata e composta, come se non avesse mai fatto sesso, un piercing argentato sull ombelico e due occhi tra il giallo e il verde da felina. Insomma, uno schianto di ragazza che quasi fece andare quel poveraccio fuori strada. La macchina stava per fermarsi, e Carlotta emise un sospiro di sollievo, mentre cercava di coprire le sue nudità con le sue manine. Ma quando l auto era quasi ferma, una voce acidula disse qualcosa sulla pubblica decenza e sulle prostitute e improvvisamente la macchina ripartí in quarta sparendo a tutta velocità.

A Carlotta morì il respiro in gola e rimase ferma quasi in mezzo alla strada, nuda, mentre il vento le scompigliava i capelli. Dopo alcuni minuti di attesa snervante passó un altra macchina, blu scuro, sportiva, che si accostó alla sfortunata ragazza. Carlotta si slanciò verso i vetri oscurati, udí un fischio sonoro e impertinente e non fece in tempo a dire niente che l auto ripartí tra le risate sguaiate dei loro occupanti. Affranta, la ragazza si lasciò cadere su un ceppo tagliato al bordo della strada, sedendosi scompostamente a gambe aperte, facendo ballonzolare oscenamente le sue tettone e lasciando la sua fica depilata in bella mostra. Era cosi sconfortata e immersa nei suoi pensieri che nemmeno noto un camioncino sgangherato accostarsi a lei, con due uomini a bordo. Mangiandosela con gli occhi, uno di loro le chiese con falsa gentilezza cosa fosse successo e la invitò a salire a bordo. Carlotta, coprendosi come meglio poteva con le sue manine accettò il passaggio di buon grado per poter finalmente tornare in città. L interno del camioncino era sporco e pieno di cianfrusaglie, e la ragazza si dovette accomodare sui sedili posteriori tra tutte quelle cose.

Poi, improvvisamente notò che a terra vi era una bottiglia di etere quasi vuota, numerosi fazzoletti umidi appallottolati e molte foto sparpagliate. Carlotta sussultò prendendone in mano una: erano foto sue! Era sul suo asciugamano, nuda, con degli occhiali da sole scuri, mentre due uomini abusavano di lei. Vista così, non sembrava addormentata anzi appariva totalmente consenziente! Come la ragazza alzò gli occhi dalle foto compromettenti, incontrò gli occhi dei due uomini sogghignanti puntati nei suoi.. sguardi avidi e bramosi di sesso. CONTINUA...

Leggi anche: Ricatto sulla spiaggia parte 2

Altri racconti di questa categoria

Lascia un commento