Mia zia e la sua migliore amica Lucrezia

Mi chiamo Mirko e quella che sto per raccontare è un’esperienza vera che ho vissuto un paio di anni fa, liberi di crederci o meno. Ho 24 anni e sono studente universitario, frequento la facoltà di Economia e Commercio, lo studio procede bene, la mia vita è fatta di libri, uscite con gli amici e ragazze. Sono molto piacente, non ho mai avuto problemi con le ragazze, anche quando frequentavo il liceo ero uno dei più desiderati, adesso, in università, ovviamente le tipe hanno più scelta, ma se ne trovo una carina riesco a portarmela a letto facilmente. Forse proprio questa troppa facilità ha iniziato a farmi perdere l’interesse verso le ragazze della mia età, alcuni amici mi prendevano in giro dicendo che stavo passando all’altra sponda, ma la verità è che ero semplicemente annoiato. Avevo 22 anni quando iniziai a perdere l’interesse per le mie coetanee, troppo raggiungibili, ero alla ricerca di qualcosa che stimolasse la mia fantasia e il mio desiderio e che non fosse troppo facile da ottenere. Un giorno trovai la mia risposta: ero a casa di mia zia Giovanna, una donna single di 36 anni, molto bella, piena di corteggiatori ma che non si decideva a sistemarsi, quando arrivò una sua amica, Lucrezia, 38 anni, alta, bionda ed occhi verdi, un fisico mozzafiato e un seno enorme. Nel momento preciso in cui la vidi decisi quale sarebbe stata la mia impresa impossibile: scoparmi la migliore amica di mia zia. Iniziai così ad andare a trovare mia zia più spesso e a cercare di capire quando Lucrezia era solita andarla a trovare, una volta individuati i giorni e gli orari, mi presentavo agli stessi e restavamo ore tutti e tre a parlare. Lucrezia mi lanciava sempre sguardi maliziosi, gli piacevo ed era evidente ma, forse, la troppa differenza d’età e il fatto che ero il nipote della sua amica, la frenavano dal fare un passo avanti. Un pomeriggio mi presentai a casa di zia con un po’ di anticipo, la trovai pronta per fare un bagno, mi disse di aspettare al piano di sotto l’arrivo di Lucrezia e di intrattenerla mentre lei si sistemava. Lucrezia bussò dopo un quarto d’ora, era bellissima, indossava un tubino rosso e un paio di scarpe coi tacchi, mi sorrise e la feci accomodare, la informai che zia era sotto la doccia e ci sedemmo sul divano. Iniziammo a parlare, dopo qualche minuto decisi di provare ad osare, stavo pensando a troppe cose e a breve si sarebbe sicuramente vista la mia erezione, così lasciai cadere casualmente la mia mano destra sul suo ginocchio, lei non si ritrasse, mi guardò e mi sorrise. Strinsi la mano e poi lentamente la spostai verso la coscia, lei aprì leggermente le gambe, quello fu il gesto che mi fece capire che potevo proseguire; feci scorrere la mano sotto la gonna, scostai le mutandine e le toccai il clitoride, mi resi conto che era bagnata, probabilmente anche lei stava facendo qualche pensiero su di noi. Mi avvicinai di più, abbassò la parte di sopra del tubino, non indossava il reggiseno e il suo seno esplose fuori in tua la sua prosperosità, mi avventai con la bocca su uno dei due capezzoli mentre le dita stimolavo l’altro, lei gemette silenziosamente cercando di non farci sentire da mia zia. Altre mie dita continuavano a stimolarle il clitoride, la penetrai lentamente e lei strinse le gambe, mossi velocemente le dita, si morse il labbro inferiore e mise le mani sulla mia testa, mi spinse giù, mi fece capire che voleva essere leccata. Presi il sapore della sua figa in bocca, la leccai fino a farla venire, poi mi tirai su, rimasi in piedi davanti a lei, sapeva cosa stessi aspettando, mi aprì i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo, era duro e pronto a farla godere. Mi fece un pompino, succhiò e leccò accuratamente ogni centimetro del mio cazzo, soffermandosi più volte sulla cappella e poi se lo tenne in bocca per diversi secondi, potevo quasi sentirle la gola. Avevo troppa voglia di scoparla, le allargai le gambe, aveva ancora indosso il vestito ma libero accesso alla sua figa e al suo seno, la penetrai nella figa, mi aggrappai al divano e iniziai a sbattermela. Ero eccitatissimo, ci davo dentro e non riuscivo a ragionare, i gemiti di piacere riempirono la stanza al punto che non ci accorgemmo dell’arrivo di mia zia, che ci stava già osservando da un paio di minuti. Non mi fermai, continuai a scopare Lucrezia, aspettando una reazione di zia, che non fu quella che mi sarei aspettato: si avvicinò a noi, baciò la sua amica e le leccò il seno, si tolse i pantaloncini e gli slip che indossava e le montò sopra. Si baciarono a lungo mentre io mi muovevo dentro Lucrezia e la sbattevo sempre più forte. Ad un certo punto sentii mia zia dirmi di scoparla, aspettai, pensai di non aver capito, ma alla seconda richiesta realizzai che era vero, uscii da Lucrezia e posizionai la punta del mio cazzo sull’ingresso della figa di zia, fu lei a farsi penetrare con un colpo all’indietro. Stavo scopando mia zia, la cosa era strana ma mi eccitava moltissimo, la tenni per i fianchi e ci diede dentro, la sentivo godere e gemere, mi diceva di sbatterla più forte, ad ogni richiesta io le davo sempre di più, poi, improvvisamente mi fermavo e penetravo Lucrezia, alternavo le due fighe. Le avvisai che stavo per venire, fu mia zia la prima a reagire, scese da Lucrezia e si sedette al suo fianco, entrambe si avvicinarono con il viso al mio cazzo, zia lo prese in mano e iniziò a fare una sega per portarmi all’orgasmo. Dopo vari secondi sborrai sulle loro bocche, vedere due donne di quell’età bere il mio sperma desiderose e affamate era davvero appagante, soprattutto, se una delle due era mia zia. Avevo finalmente soddisfatto il mio bisogno di qualcosa di impossibile, sono passati due anni e a volte, io, Lucrezia e zia organizziamo qualche incontro e scopiamo come quella volta.

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