Mentre fuori piove

Sdraiata sulla schiena, le gambe aperte ed il corpo appoggiato comodamente sopra un fresco, cuscino bianco ricoperto di seta, ha acceso il vibratore e lo ha infilato nella passerina, mentre guardava un film porno nella grande televisione in sala. Fuori la tempesta faceva il suo corso, ed era più forte e devastante di quanto i metereologi avevano previsto. Hanno detto che la pioggia ed il vento sarebbero terminati alle 12:24, poi 12:36, poi 12:49. Non si interessava tanto di quello che accadeva fuori casa, impegnata com’era a masturbarsi la bella fichetta depilata con il suo dildo nuovo di acquisto. Di tanto in tanto sostituiva il dildo con un dito, mentre si sgrillettava tutto il clitoride. Pioggia o bel tempo poco importava, il film alla tv mostrava due ragazze lesbiche che giocavano tra loro, divise tra leccarsi la figa, il culo, infilarsi dita ovunque e succhiarsi i capezzoli. Guardando il film lei inarcò il culo giù sul letto per assicurarsi che il plug anale era abbastanza infilato in profondità per non scappare facilmente fuori. Mentre lei gemeva dolcemente la sensazione di avere la figa piena, come se fosse un cazzo vero, le riempii la mente. Quanto avrebbe desiderato di essere scopata dal vivo, ma trovava meno impegnativo un bel dildo, magari dalla forma più realistica possibile e dalle dimensioni enormi, ma sempre vicine ad un realismo concreto. Godeva tenendo gli occhi chiusi ed assaporando ogni minuto, ogni secondo, ogni attimo del suo nuovo giocattolino a batterie. Si sentiva il rombo del tuono provenire da lontano. Aprì di nuovo gli occhi, non riusciva a vedere il lampo fuori dalla finestra, ma il rumore del vento lo sentiva molto bene. Si precipitò spaventata tra gli alberi del suo giardino, ascoltando lo scintillio e lo scricchiolio foglie che parevano danzare. Lei gemeva con la natura, il corpo ricco di piacere, ed anche senza il suo dildo, il culmine era incombente. Ha dovuto smettere, stava per godere; la pioggia che la colpiva sembrava fossero schizzi di sperma addosso. Una sensazione unica ed ineguagliabile. Tenendo gli occhi chiusi godeva dell’aria fredda che le sfiorava la pelle e smorzava l’eccitazione provocata dal dildo qualche minuti prima, che aveva fatto nascere una tempesta dentro di lei. Tornata in casa ha ripreso a sgrillettarsi la fica col dildo mentre guardava il porno. Ha combattuto il gonfiore delle sue labbra, concentrandosi intensamente sulla scena di una ragazza che con un dildo gigante, faceva esattamente quello che stava facendo lei. Ha combattuto l’umidità che fuorisciva dalla sua figa liscia e colava sul dildo; un ottimo lubrificante che permetteva di scoparsi da sola senza sentire il minimo dolore. Ma le vibrazioni si muovevano attraverso il suo corpo. Era impossibile concentrarsi su qualsiasi altra cosa: vibrazioni era sinonimo di orgasmo e di piacere carnale. Quasi nuovamente vicina al punto di raggiungere un altro orgasmo, la sua figa gonfia, aveva trattenuto finchè poteva il respiro, sentì un tuono così forte che la fece urlare. Questo era il momento ideale per l’orgasmo, l’unione del suo piacere con quello della natura che tuonava come se stesse godendo essa stessa. Ma no, lei non aveva sperma, aveva urlato e tenuto le gambe chiuse, quasi in posizione fetale. E, sbirciando fuori dalla finestra, vide che la tempesta non accennava a terminare e sembrava un lungo orgasmo. Alzò il volume del televisore. Si toccò il culo, apprezzando la sensazione, poi riportò il vibratore di nuovo nel suo clitoride, ora con un fare quasi timido. Il meteorologo ha spiegato che i venti che si scontrano da direzioni multiple a più velocità potevano essere la causa di almeno tre tornado questa notte. La tempesta stava arrivando. La televisione ha consigliato di raggiungere un luogo sicuro. È ora di fare sul serio. Potrebbe essere pericolosa casa sua, ma lei non aveva intenzione di interrompere la masturbazione per un fottuto uragano, la fica era più importante. Aumentò la velocità del dildo e continuò a scoparsi la figa ed il culo come se nulla fosse. Essendo ben liscia, depilata di fresco, il grande fallo scivolava dentro di sé un centimetro alla volta, senza il minimo sforzo, grazie anche alle goccioline di umori che fuoriuscivano di tanto in tanto, e che lei spalmava su tutto il dildo e le labbra della fica, talvolta assaggiandone il sapore. Ora, figa e culo erano intensamente piene, il gonfiore del clitoride era evidente, attese per il prossimo colpo di fulmine. Mentre si avvicinava un altro orgasmo, un forte colpo di temporale, talmente forte da riuscire a coprire televisione e vibratore insieme. Lei sorrise e spinse il dildo dentro e fuori velocemente, lasciando che il ronzio del vibratore continuasse a solleticare il clitoride fino a quando ansimando era pronta a scoppiare. Un altro lampo balenò bianco attraverso il cielo, e il suo corpo era teso, ogni centimetro pronto a ricevere un’eruzione incomparabile di orgasmo. Trattenne il respiro scopandosi sempre più forte, sapendo che il prossimo boato fragoroso, che sarebbe stato accompagnato da una scossa nel suo corpo, non poteva essere lontano. Quando è caduto, lei esplose con esso ed il suo corpo devastato da un forte piacere, aumentato dal potere del tuono che fece tremare la casa. Godette talmente tanto da gridare di piacere fino a quando aveva voce. Il temporale si calmò e con esso il suo orgasmo, il clitoride tornò a sgonfiarsi piano piano, le labbra della fica si chiusero umide e soddisfatte e lei spense il suo dildo, e dopo averlo pulito lo ripose nel cassetto, in attesa di un’altra goduriosa sessione di masturbazione.

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