Io e mio fratello

Mi chiama a tarda notte, credo che qualsiasi persona sarebbe portata a definire questa come la voglia di una “sveltina”, e devo dire che pure io sono propenso a pensare sia così. Ci scambiamo alcuni messaggi per accordarci, una doccia veloce ma completa, e sono pronta ad andare in missione notturna del mio desiderio meritato ed insaziabilmente agognato, il mio amato fratellino (mica tanto fratellino, ha 30 anni, ed io 23). Controllatina allo specchio; mi assicuro che la mia pelle sia illuminata e splendente, il mio buco del culo ben bagnato e che io abbia un aspetto quantomeno seducente. ‘Niente biancheria intima stasera’ mormoro a me stessa, questo dovrebbe essere un buon incontro, amo la sensazione del tessuno che strofina contro la mia passerina ed il mio culetto bello, mi fanno sentire molto troia. E’ una notte fredda, la mia auto sembra un grande cubetto di ghiaccio, ma dopo un po’ finalmente si scalda e si diffonde un po ‘di calore e necessaria sulla mia pelle nuda. Mio fratello è ansioso ed impaziente per il mio arrivo. Ogni chilometro che percorro in auto aumenta la mia eccitazione, perchè tra poco sarò tra le sue braccia e con il suo cazzo in bocca, in fica ed in culo. Tutto fino in fondo e fino al suo ultimo centrimetro di lunghezza e larghezza. Arrivo in albergo, il parcheggio è pieno e senza personale in vista. Non riesco a immaginare di iniziare a cercare il mio posto auto. Infastidita mi propongo di lasciare la mia auto proprio lì e correre nella mia stanza in modo da poter passare più tempo con lui. Raccolgo le mie cose, un secondo dopo il cameriere si presenta, procedendo in modo molto calmo e tranquillo, con mio grande malcontento. Come ho inforcato il corridoio per correre in stanza, l’addetto al turno di notte mi ferma “Signorina, non è possibile uscire dalla stanza senza avere assaggiato almeno qualcosa dal buffet”. Mi scappa una risata e prendo il grande biscotto al cioccolato e mi incammino con passo spedito per arrivare alla fatidica stanza 101. Quando si apre la porta, io sono già tutta bagnata. Cado tra le sue braccia e chiudo le mie labbra sulle sue, in un sensuale, passionale ed interminabile bacio. Ci baciamo per quello che sembra un’eternità, io lentamente prendo la mano e la faccio scorrere sotto il mio vestitino nero. I suoi occhi si illuminano come se non si aspettasse la sensazione del freddo della seta e ha trovato come ricompensa la mia nuda, fica calda, con le grandi labbra spalancate ed impaziente del suo tocco. Mi accarezza il clitoride, mi lamento di piacere e comincio a baciarlo appassionatamente. Le mie mani sentono ogni angolo del suo corpo bramare, lui è ancora completamente vestito ed io quasi nuda. Che bello mio fratello anche quando è vestito. Inizia spingendo le dita dentro il mio buco umido, cominciando con un solo dito e lentamente arrivando a 3 ed io mi sento allargata e piacevolmente bagnata. Il mio umore goccia sopra i suoi jeans, sporcandoli con il mio flusso insaziabile. Lo spingo sul letto, e noto che il suo pacco è bello gonfio ed aspetta solo di essere soddisfatto. Con poche mosse mi spoglia il vestitino ed afferra i miei grandi seni nelle sue piccole mani, lottando per tenerli completamente in mano, e ci gioca come fossero i suoi giocattoli preferiti. Io cado su di lui e comincio a baciargli la testa e poi il petto. “Siediti sulla mia faccia, baby”, ordina. Eseguo volentieri e so che mi aspettano lunghe sessioni di lingua che scava ed umidifica la mia figa ed il clitoride. Mi tira contro la sua faccia e posso sentire il calore ed il tocco delle sue labbra morbide. Le sue mani mi tengono saldamente, chiudendosi sul mio culo come ad impedire qualsiasi tentativo di fuga ed è lui a dirigere il suo movimento. Le sue labbra stimolano ogni centimetro del mio buco bagnato, gli copro il mento e la bocca con i miei umidi, con l’obiettivo di esplodergli proprio in faccia. Comincia a piacermi, le sue dita forti penetrano i miei buchi, ed esplorano tra le mie cosce. Sto appoggiata allo schienale del letto, ipnotizzata e sopraffatta, concentrandomi unicamente sulla sua incantevole lingua. Mi invade un forte senso di piacere ed è come se un primo orgasmo stia lottando per uscire fuori. “Voglio sentire il tuo cazzo nella mia bocca” sussurro in un orecchio. Lui sorride e mormora “Non ancora, è presto tesoro mio” in risposta. Lui mi butta sul letto, mi gira nella sua posizione preferita e procede a spingere le sue dita dentro di me, leccare il mio clitoride, muovendo avanti ed indietro le dita, stimolando tutto con la lingua, le labbra, i miei capezzoli, il mio culo, la mia figa. Soffro dal piacere che provo. “Sei così fottutamente bello fratelllino, voglio essere tua” sussurro nell’orecchio. Io arco la schiena; passo le mie unghie contro la sua schiena. Lui geme e accelera il suo movimento. Sono calda e mi sento sciogliere al suo tocco. “Per favore scopami, scopami duro, io non ce la faccio più”, chiedo e lo imploro. Sorride soddisfatto, “Credo che tu sia pronta… mi vuoi? Sei pronta per il mio cazzo? sentirti strappare la tua fichetta stretta poco a poco? Pronta per essere sfondata come poche volte è successo? Ti aprirò fica e culo in due parti. Solleva la gamba dritta sopra la spalla, appoggia tutto il suo peso contro il mio corpo allungato. Questi anni estenuanti di allenamento acrobatico si sono rivelati utili. Lui mi penetra strenuamente, in modo forte e profondo. Il suo cazzo sta cercando di prendersi tutta la mia anima, toccare il mio seno, rapire la mia anima. Ho una sensazione di dolore mista a puro piacere, mi scopa sempre più velocemente e lo sento entrare con forza dentro di me, come io spingo i miei fianchi contro i suoi, mantenendo il ritmo con lui. “Voglio sentire la tua sborra, voglio sentirti esplodere dentro di me” sussurro, guardandolo dritto negli occhi, insistendo per mantenere un contatto costante con lui. Se ascolto da vicino e con attenzione, sono sicura che sarò in grado di sentire l’avvicinarsi del mio orgasmo ed il rumore dei suoi schizzi dentro di me. Lui mi guarda, i suoi occhi si accendono e al fuoco fino a che geme e soffre, mentre un forte e caldo fiotto di nettare dolce viene scaricato nella mia figa ormai aperta e sfondata. Accompagno la sua eruzione con il mio sperma dolce, un diluvio di liquido caldo ed appicicoso. Quando tutto il suo sperma ha riempito la mia passera, cadiamo in un sonno ristoratore, ancora abbracciati l’uno all’altra e con il suo cazzo, moscio, ancora dentro di me.

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