Scopate clandestine in campagna dagli zii

Quello che sto per raccontarvi è successo due anni fa in campagna, a casa da alcuni parenti che ci avevano ospitato per un paio di settimane nel mese di giugno. Mi chiamo Melissa ed ho 30 anni, sono single, la mia ultima relazione risale a circa cinque anni fa, da quel momento ho deciso di divertirmi e spassarmela, ho avuto vari incontri di sesso senza impegno ma nessun altro con cui iniziare una relazione. Due estati fa alcuni miei zii invitarono me e mia sorella a trascorrere quindici giorni nella loro casa di campagna, insieme a noi ci sarebbero stati altri cugini ed amici. La casa è molto grande, si estende su due piani ed ha diverse stanze, l’idea ci sembrò carina, così decidemmo di accettare.

Gli zii sarebbero stati fuori per tutto il mese di giugno, erano andati in Brasile a trovare dei parenti, quindi, invitare i nipoti era anche un modo per tenere sotto controllo la casa. Quando arrivammo, trovammo ad accoglierci i miei cugini Marco di 25 anni e Luigi di 23, e due loro amici, Matteo e Francesco, quest’ultimo era molto carino. Ci informarono che le altre nostre due cugine sarebbero arrivate solo il giorno dopo, quindi saremmo state con loro quattro, l’idea non mi dispiacque affatto, anzi, adoravo i miei cugini e quel Francesco mi attirava particolarmente.

Era un ragazzo bello, alto, sportivo, due occhi azzurrissimi, un sorriso intrigante, insomma, niente male per un’ avventura di sesso. A cena parlammo del più e del meno, appresi che lui era fidanzato da sei anni con una ragazza di Milano, calcolando che ci trovavamo a Frosinone, mi chiedevo come riuscissero a mantenere quel tipo di relazione, gli chiesi, in particolare, come facesse a resistere quando gli prendeva voglia di fare sesso e se avesse mai tradito la sua ragazza, a quest’ultima domanda non mi rispose, si limitò a sorridermi. Capii dal quel sorriso e da quel silenzio che probabilmente aveva avuto incontri sessuali con altre donne, così iniziai a pensare di avere qualche possibilità. Finita la cena, ognuno andò un po’ per fatti suoi, mia sorella si sdraiò sul letto esausta, i miei due cugini si misero davanti alla tv, Matteo andò in un’altra stanza a parlare al telefono con la ragazza.

Francesco andò fuori a fumare e decisi di unirmi accendendomi una sigaretta, fumammo insieme, nel frattempo continuammo a parlare di noi, gli spiegai il perché non cercassi relazioni serie al momento e sul come amavo divertirmi con i ragazzi. Lui sembrò interessato alla cosa, finita la sigaretta mi chiese se potevo fargli fare un giro dell’esterno della casa, lo presi come un chiaro segnale. Facemmo un giro intorno, poi gli mostrai il fienile, dove mio zio teneva le mangimi per gli animali, fu in quel posto che lui mi chiese se volessi fare sesso, non rimasi sorpresa dalla richiesta, era tutta la sera che ci mandavamo segnali. Mi piaceva e non poco, non esitai ad avvicinarmi, andai subito al sodo perché avevo paura che qualcuno, sarebbe potuto venire a cercarci.

Mi inginocchiai e gli tirai fuori il cazzo, era già un po’ duro, questo voleva dire che durante il tour non aveva fatto altro che pensare al momento in cui saremmo entrati qui dentro. Iniziai a leccarlo dalla cappella, aveva un cazzo lungo, presi le sue palle in mano e le massaggiai mentre lentamente lasciavo che la mia bocca avvolgesse la sua asta. Gli feci un bel pompino, succhiai, leccai per diversi minuti, intanto mi aveva aperto la camicetta che indossavo e tirato fuori il seno che strizzava e massaggiava, i miei capezzoli divennero durissimi, ero molto eccitata, sentii la mia figa bagnarsi copiosamente. Mi tirai su, gli dissi di leccarmela, mi sollevo e mi poggiò su una balla di fieno, mi tolsi i pantaloncini che indossavo e aprii le gambe, lui immerse subito la sua testa e iniziò a leccarmi la passera, sentivo la lingua scorrere nella mia fessura e le sue labbra succhiarmi il clitoride, era davvero bravo, probabilmente ne aveva avuto di donne e la sua povera fidanzata ignara di tutto.

Eravamo davvero molto eccitati, la possibilità che qualcuno ci potesse scoprire rendeva il tutto ancora più interessante, si sollevò, lo vidi farsi una sega per qualche secondo e poi con convinzione spinse il suo cazzo dentro la mia figa. Mi aggrappai alla balla di fieno, lui si mosse dentro di me con colpi decisi e veloci, il suo cazzo mi faceva godere, mi riempiva tutta e mi dava piacere, scopammo in quella posizione per vario tempo, più mi sbatteva e più la passione cresceva. Ad un certo punto la passione si trasformo in istinto animalesco, avevo il desiderio di osare di più, lui mi prese con forza, mi fece girare e mettere a pecorina, fu un attimo, sentii il suo cazzo entrarmi nel buco del culo, lo presi tutto fino in fondo. Mi scopò velocemente, ci mise tutta la foga e la passione, sentivo le mie natiche sbattere sulle sue gambe e le palle stimolarmi la figa a ogni colpo, cercai di controllare i gemiti di piacere e quelli che accompagnarono il mio orgasmo.
Il suo orgasmo arrivò tutto nella mia bocca, fu lui a uscire, prendermi per i capelli e mettermelo sulle labbra, per farmi bere tutta la sua sborrata.

Fu una scopata eccitante e davvero forte, ritornammo in casa e nessuno sembrò essersi accorto della nostra assenza, il giorno dopo fummo raggiunti dalle altre due cugine. Io e Francesco abbiamo continuato a scopare di nascosto per i restanti giorni, ogni volta era sempre più eccitante, più trasgressivo, c’erano più persone in casa, a volte lo abbiamo fatto anche nel bagno mentre gli altri erano di sotto o a tavola, trovavamo la scusa per sparire contemporaneamente. Non so se hanno capito qualcosa e hanno fatto finta di niente, ma posso dire che quei quindici giorni sono stati i più eccitanti della mia vita, non siamo rimasti in contatto ma non è detto che prima o poi non ci rincontreremo.    

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