Grazie zia Franca - storia reale di un incesto

Questa è una storia vera. Eravamo emigrati a Milano da un paesino della provincia di Padova . A 12 anni i miei genitori iniziarono a mandarmi dalla zia durante le vacanze scolastiche estive. La zia NON aveva figli NON lavorava mentre lo zio faceva solo lavori stagionali per cui i miei genitori le davano qualche soldo per tenermi con loro e questo gli permetteva di vivere un po’ piu’ degnamente.
La zia era la sorella di mia madre e mi diceva sempre che avrebbe tanto desiderato un figlio come me. I primi giorni mi annoiai un po’ perché la casa era fuori dal paese, circondata da campi con il grano appena tagliato e il canto delle cicale rompevano il silenzio dei pomeriggi assolati.
La casa era a due piani. Il reparto notte si raggiungeva salendo una ripida scala interna di legno. Nella camera da letto era stata ricavata una cameretta con una tenda leggera chiusa per meta’. Alla notte sentivo tutti i rumori, sospiri gemiti e commenti degli zii durante i loro frequenti rapporti sessuali.

La zia aveva 41 anni ed era un po’ in carne con un culo e due tette da paura per un metro e 65 di altezza. Durante il giorno vestiva sempre con grembiuli di cotone scuro , leggeri e quasi sempre sbottonato per cui non era difficile vedergli le mutande rigorosamente bianche mentre camminava o faceva i lavori di casa.

Un giorno la zia mi dice di andare a dormire dopo pranzo perché fuori faceva troppo caldo e NON si poteva andare in giro prima delle 4. Quel pomeriggio mi convinse ad andare a dormire subito dopo mangiato e mi aspettava vicino alla rampa delle scale con aria di sfida dicendomi che se NON salivo mi avrebbe portato su di peso, Le Sorrisi e accolsi il suo invito. Da quel momento non riuscii piu’ a vedere la cara zia solo come una donna stupenda , dolce e gentile. Mentre salivo le scale alzai lo sguardo e vidi le cosce della zia e le mutande bianche leggermente infilate dentro le chiappe. Distratto da quella vista non mi accorsi che la zia aveva rallentato e per poco non le infilai la testa sotto il grembiule, lei notò la cosa e reagì sorridendo.

Quella visione mi aveva eccitato e non riuscivo a togliermela dalla mente , ero arrivato cosi’ vicino alle mutande e alle cosce che avevo percepito il profumo di freschezza che emanava. Arrivato nella stanzetta iniziai a fantasticare su come avrei potuto vedere di più da quel corpo da favola tutto da scoprire e mi rammaricai di avere perso i primi giorni annoiandomi terribilmente ingannando il tempo. La zia si stese sul letto e dopo un salutino si addormentò nel giro di qualche minuto , sentii il suo respiro diventare più regolare. Mi alzo piano piano , mi avvicino alla tenda e vedo la zia girata di spalle con le gambe leggermente aperte e le mutande in bella vista con mezzo culo completamente scoperto.

Mi accarezzavo il cazzo completamente eccitato uscitomi dalle mutande alla vista di quello spettacolo. Durante le ore successive la zia si mosse parecchie volte fino a scoprirsi completamente le cosce e si intravedevano i peli che gli fuoruscivano dalle mutande. Passai in punta di piedi davanti e lei, scesi le scale per andare in bagno a farmi una sega che duro’ solo pochi minuti.

Visto l’orario ormai prossimo al risveglio aspettai la zia stando seduto in silenzio in cucina e finalmente sentii i passi. Ero già piazzato in fondo alle scale con lo sguardo rivolto verso l’alto come se stessi ritornando a letto. La zia chiamo’ chiedendomi dov’ero e le dissi che ero andato in bagno da poco.
Comparve sulle scale e scese con il viso verso la scala e il culo verso il mio sguardo. NON riuscivo a togliere lo sguardo e la zia scendeva quasi volesse farsi guardare fino in fondo. Le Parlavo cosi’ potevo tenere lo sguardo verso quelle cosce e quel culo stupendo. Mi spostai e la lasciai passare, il suo commento e’ stato ” Hai visto abbastanza”?

Mi sentii sprofondare ma la zia mi accarezzo il viso e mi disse che sentiva che mi piaceva ed era contenta di suscitare interesse su di me. Le sorrisi e l’abbracciai. Nel tardo pomeriggio e’ arrivato lo zio e tutto e’ ripreso con una atmosfera famigliare fatta di dialoghi , cena e ascolti di programmi radiofonici.

AL momento di andare a dormire chiesi alla zia di accompagnarmi in bagno dicendo che avevo paura ad andarci da solo col buio. La zia mi rassicuro’ che sarebbe venuta con me nel giro di qualche minuto e cosi’ fu. Mi diede la precedenza e appena accesi la luce vidi le fessure enormi che erano sulla porta del bagno. Poi entro’ la zia, NON chiuse completamente la porta, si alzo’ il grembiule e lo tenne sollevato con la bocca e si abbasso’ le mutande e rimase in quella posizione per parecchi secondi poi si abbasso’ e sentii il soffio della pipi’ attraverso la sua patatina pelosa. Ero ancora eccitato e avevo paura che la zia se ne accorgesse, ma NON riuscivo a togliere lo sguardo da quelle fessure della porta socchiusa. La zia si puli’ con un fazzoletto bianco , si alzo’ con il grembiule ancora tra la bocca e mi chiese se ero ancora li…. Avrei voluto risponderle “…e chi si muove..” ma non riuscivo a parlare.

Ci avvicinammo alla casa e vidi che la zia aveva perso lo straccio bianco che teneva tra le mani , lo raccolsi e lo consegnai alla Zia e lei mi ringrazio’ dicendomi sottovoce che erano le mutande che aveva indossato tutto il giorno, proprio quelle che gli avevo sbirciato tutto il pomeriggio. Sempre sottovoce mi disse se volevo tenerle con me durante la notte io le sorrisi e accettai. Lo zio era ancora alzato davanti alla radio e la zia mi invito’a salire per preparare il letto.

La seguii come nel pomeriggio e , alzato lo sguardo vidi che la zia era senza mutande e saliva le scale lentamente, fermandosi come aveva fatto al pomeriggio e io infilai la testa sotto il grembiule fino a posarmi con il viso contro il suo bel culo. Mi sorrise e si alzo’ il grembiule per liberarmi la testa. Gli sorrisi anch’io facendogli capire che l’avevo fatto do proposito e gli diedi una carezza sul culo di sfuggita.

Mentre mi preparava il letto la vedevo piegata alla pecorina con il grembiule alzato che lasciava intravedere un po’ di culo. Si giro’ di scatto e mi fece segno che mi avrebbe sculacciato se continuavo a fissarla cosi e io abbassai lo sguardo un po’ intimorito. Lei mi sorrise e si avvicino’ abbracciandomi e sentendo il cazzo duro me lo strinse con la mano e mi disse piano piano: "Pero, non male’".
Ci siamo dati la buona notte e la zia scese in cucina alzandosi il grembiule facendomi rivedere il culo e voltandosi per lanciarmi un bacio con un dito.

Ho passato tutta l’estate con le provocazioni della zia e masturbandomi facendomi sentire anche da lei durante i riposi pomeridiani. La zia non disdegnava di farsi guardare mantenendo sempre il controllo della situazione. Avevo spostato lo specchio della mia cameretta cosi’ da poterla vedere quando faceva l’amore con lo zio e la luce del comodino accesa. Vedevo lo zio che gli allargava il culo con le mani facendomi vedere quel culo che mi faceva venire senza quasi sfiorarmi. Avevo capito che era lei che voleva farmi divertire e io penso anche con la complicità dello zio.

Una sera la zia entro’ in bagno con me e mi prese in mano il cazzo per farmi fare la pipi’ e la zia mi prese in giro perche’ il cazzo si era indurito quasi subito.

In Fondo al letto matrimoniale la zia aveva messo il vaso da notte e si alzava verso l’alba per fare la pipi’ praticamente davanti all’entrata della mia stanza e, un giorno sentii lo zio chiedergli sottovoce se dormivo e lei si avvicino’ al mio letto con il vaso da notte tra le gambe e, vedendomi che mi reggevo con i gomiti per godermi lo spettacolo gli sussurro’ dicendogli di si. Poi iniziarono a fare l’amore per quasi un’ora. La zia si sfilo’ la sottoveste trasparente e si fece fare di tutto si mise alla pecorina e lo prese nel culo. Poi giro’ il viso e mi guardò attraverso lo specchio e mentre si accarezzava il seno e si succhiava i capezzoli, io mi masturbavo.

Questi momenti si ripeterono fino all’inizio del periodo scolastico, per tutti le estati fino ai miei 18 anni. Poi i miei NON mi mandarono piu’ in vacanza dalla zia ma siamo sempre rimasti intimamente amici e lei ha SEMPRE trovato le occasioni per farsi guardare e farsi fare qualche palpatina MAI invadente. Quando ripenso a quei momenti, difficilmente resisto alla tentazione di masturbarmi e forse capirete il perche’.

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