Francesca e Vanessa amiche speciali

Francesca detta Francy era una ragazza di ventuno anni tra le più belle della zona. Capelli biondi quasi bianchi lunghi fino al culetto sodo e pieno, occhi azzurro ghiaccio come di cristallo, seducenti e sempre contornati da una matita nera molto marcata, con delle cinghia lunghe e sensuali. Nasino piccolo all’insù, da bimba, labbra carnose e dolci, due tette grandi e morbide che venivano sempre rialzate e strizzata da un push up di una misura più piccola, cos’ che sembravano voler schizzare fuori da un momento all’altro. Quando camminava, con la sua gonnellina jeans corta e la mogliettina bianca semitrasparente, faceva girare tutti, maschi vogliosi, uomini più grandi, donne gelose. Tuttavia, nonostante la sua bellezza, Francesca non aveva un gran successo con i ragazzi. O meglio, li per li li stregava, li affascinava tutti che gli venivano dietro come cagnolini. Ma una volta che la conoscevano, che le parlavano, si rendevano conto che oltre alla bellezza la cara Francesca non aveva nulla da offrire loro. Infatti era tremendamente stupida, egocentrica a tal punto da rendersi antipatica, svogliata, pigra e rinunciataria. Quel giorno, dopo due settimane di sesso violento, il ragazzo di Francesca l’aveva scaricata. Lei pensava fosse quello giusto questa volta, invece di punto in bianco, dopo essersela scopata in tutti i modi, lui l’aveva lasciata con un sms senza poi rispondere alle chiamate di lei, troncando del tutto i rapporti come se non si conoscessero. Allora Francesca era scoppiata a piangere, aveva iniziato a pensare che gli uomini erano tutti stronzi e che non avrebbe mai trovato quello giusto per lei. Cos’, lacrimante e sconsolata, si diresse verso la casa dell’unica amica vera che aveva: Vanessa. Questa Vanessa era una ragazza bassina e un po’ cicciotta, ma non per questo brutta: aveva dei grandi occhi verdi da gatta e i capelli corti poco più sopra la spalla, rossi fuoco. Sul naso e sulle guance era tempestata di lentiggini, ma non le stavano male, sulla sua carnagione chiara e sul suo viso paffuto. Il quadro era completato da due tette immense, almeno una sesta misura. Vanessa però, che non desiderava più di tanto apparire ed essere guardata, dissimulava le sue forme con delle felpe molto larghe e dei jeans a vita bassa. Quando Francesca suonò alla porta della sua amica, questa era appena uscita dalla doccia, e le aprì in accappatoio viola con ancora i capelli bagnati. La accolse in casa, prese a consolarla, le asciugò le lacrime e le offrì qualcosa da bere e da mangiare per tranquillizzarla. Mentre faceva tutto questo si muoveva per casa, la cinghia dell’accappatoio era allentata e mostrava ogni tanto le sue grosse tette dai capezzoli larghi e rosa, con un aureola enorme e sensuale. Francesca mentre parlava e ascoltava, ogni tanto buttava un occhio sul corpo dell’amica, ammirando quei due meloni superbi. Ad un tratto Vanessa disse che doveva cambiarsi e vestirsi altrimenti avrebbe preso freddo, e chiese a Francy se le dava fastidio se si fosse cambiata li davanti a lei, visto che era in camera sua. Lei non rispose ma si morse leggermente il labbro inferiore, curiosa. Cos’ l’accappatoio cadde presto a terra, rivelando un corpo sodo e pieno, incredibilmente sensuale e attraente anche se non troppo magro. Vanessa aveva la fica sormontata da una folta striscia di peli rossi, mentre sotto penzolavano due labbra carnose e impertinenti e un clitoride gonfio e visibile. Meccanicamente, senza motivo, Francesca volle paragonarsi all’amica e scherzando e ridendo per mascherare il suo nervosismo iniziò a spogliarsi rimanendo nuda accanto all’amica già svestita. Francy aveva la fica completamente depilata, con le labbra piccole e composte, molto diversa ma altrettanto seducente e bramosa di sesso. Le sue tette erano grandi e sode, ma nemmeno la metà di quelle di Vanessa, poi i suoi capezzoli erano microscopici comparati a quelli dell’amica. Le due rimasero qualche secondo a guardare vicendevolmente i loro corpi nudi, poi Francy sentì un’attrazione per l’amica mai sentita prima e le mise le mani sulle tette, iniziando a soppesarle, a stringerle dolcemente e a giocare con i capezzoli. Si poteva capire che, delusa da tanti ragazzi ora volesse provare l’amore con una ragazza, ma come avrebbe reagito Vanessa? Bé, lei mise le sue manine sulle chiappe sode dell’amica, e prese ad aprirle e stringerle con passione, mentre apriva la bocca e tirava fuori la lingua senza dire niente. Dopo qualche secondo si stavano baciando con foga, sbavandosi le labbra e il mento, mulinando le lingue tra di loro come spade, con gli occhi chiusi. La mano di Vanessa aveva trovato la fica depilata dell’amica, e la stava esplorando con due dita, trovandola larga e accogliente dopo tutti quelli che si era scopata. Invece Francesca stava masturbando l’amica con un solo dito e a fatica, la sua fica era stretta e morbida come quella di una bambina, doveva aver avuto pochi rapporti sessuali timida e riservata come era. Si adagiarono sul letto a due piazze di Vanessa e invertirono le loro posizioni, ritrovandosi ognuna faccia a faccia con la fica dell’altra. Con due mani aprirono la passera bagnata dell’altra e presero a leccare avidamente, succhiando il clitoride e lappando i liquami goduriosi che si formavano. Andarono avanti per diversi minuti, movendo il bacino a ritmo di lingua, indisturbate, poi Francesca fu la prima a venire, inzuppando la faccia dell’amica con i suoi umori. Mentre diventava rossa e gridava di piacere, ecco che con la sua linguetta da porcellina faceva venire anche Vanessa, che squirtò per la prima volta in vita sua, bagnando la coperta e dando da bere all’amica che non perse una sola goccia con la sua bocca ingorda. Da quel giorno non ebbero più bisogno degli uomini.

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