Quella volta che ho scopato con mio padre

Ciao a tutti mi chiamo Martina, ho 21 anni e sono di Torino. Sono alta 1 metro e 75 ho i capelli lunghi, lisci e biondi e gli occhi azzurri. Faccio palestra, pratico molto lo squat perché mi piacere avere un bel culo sodo da mostrare, ho un fisico magrolino ma atletico e anche una quinta di seno forse anche esagerato da vedere sul mio corpo. Non ho ne tatuaggi ne tantomeno piercing, gli amici dicono che ho la faccia da porca, lo prendo come un complimento e spero sia così dopotutto mi amo e mi adoro in tutto e per tutto. E la mia prima volta che mi trovo su questo sito a scrivere qualcosa, ho letto molto ma ho pensato che stavolta toccasse a me arrivare nei vostri cuori palpitanti e nella vostra testa perversa.

Ricordo che era un sabato mattina ero a casa con mio padre (Dario) mentre mia madre (Giada) e mio fratello (Nicholas) erano al lavoro. Erano quasi le 10 io mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno, come fanno tutti credo. Entrai in bagno ignara dal fatto che mio padre era sotto la doccia. Quando me ne accorsi lo avvisai che c'ero io in bagno per fare la pipí e lavarmi la faccia. Mi rispose va bene Marti fai con calma tanto ho appena iniziato di insaponarmi. Feci la pipí e mi lavai la faccia, e guardandomi allo specchio notai l'ombra di mio padre sotto la doccia dato che era proprio dietro di me. Tutto normale non è la prima volta che mi trovo in una situazione come questa. Mi asciugai la faccia mi guardai allo specchio, e di nuovo mi cadde lo sguardo verso la doccia alle mie spalle. Non si vedeva granché a parte un ombra, era tutto coperto dal vapore. Però notai una cosa, si vedeva veramente poco e forse non ero così convinta neanche di quello che stavo guardando. Intravedevo mio padre di lato nel senso su un fianco. Sforzai la vista per mettere meglio a fuoco e vidi che mio padre si stava insaponando il cazzo con le mani, lui non usa la spugna preferisce usare sempre le proprie mani per lavarsi. Ma la cosa che mi colpí fu che mentre se lo toccava gli era anche venuto duro. Ripeto non era così evidente ciò che vedevo ma avevo intuito chiaramente che fosse proprio così. Ebbi la conferma quando vidi la mano fare su e giù come per scappellarlo e lavarlo. Nella mia testa pensai meglio non guardare ed uscire dal bagno. Ma quando si girò frontale verso di me impossibile non vedere la cappella battere contro il vetro della doccia e vedersi quasi totalmente. Il mio istinto mi fece girare di colpo verso la doccia.

Con gli occhi puntati su quella cappella iniziai ad avere caldo e anche a sentire un formicolio alla figa, senza più pensare che sotto la doccia ci fosse mio padre. A quel punto dissi a voce alta che stavo uscendo dal bagno e papà rispose va bene a dopo tesoro. Corsi in camera, con quell'immagine fissa nella testa. Era assurdo ma guardando quella scena di mio padre mi eccitai, ero un lago nelle mutande tanto da sfilarmi il pigiama per cambiare le mutandine, dopo essermi asciugata con il pigiama stesso. Era strano, la voglia non passava e il cuore mi batteva a mille. Era come se in qualche strano modo volessi vedere mio padre, nudo davanti a me, e magari con ancora l'erezione. Rimasi in mutande e senza reggiseno, dirigendomi nuovamente verso il bagno. Con la conferma che mio padre era ancora dentro. Aprii la porta ed entrai quasi con prepotenza, in quel momento mi venne un colpo al cuore. Mio padre era già fuori dalla doccia, ancora nudo che si stava asciugando. Mi guardò e sgridandomi mi disse ma non si bussa?! Abbassai lo sguardo e imbarazzata gli chiesi scusa. Scusa papà credevo fossi ancora nella doccia. E con la roba sporca in mano ebbi la scusa dicendogli che dovevo solo mettere la biancheria nella lavatrice.

Mi chiese ma allora perché sei nuda? Risposi perché mi devo fare la doccia e credevo che tu fossi già uscito dal bagno, scusa papi, non si ripeterà! Mi disse va bene tesoro tranquilla, ho capito. Finisco di asciugarmi ed il bagno è tutto per te. Risposi grazie papi, allora esco, e aspetto qui fuori. Papà mi disse ma no tanto sei mia figlia nulla che non ho già visto bimba mia. Il problema ero io che lo guardavo di continuo, aveva l'accappatoio ma non legato e con un asciugamano si asciugava le parti del corpo. Il fatto e che aveva ancora il cazzo duro e spuntava fuori dal l'accappatoio, era in piena erezione, una grossa cappella e pieno di vene gonfie da quanto fosse duro. Lui notò il mio continuo fissare in quel punto e mentre anche lui mi tira uno sguardo voglioso verso le mie tette, gli dissi papà complimenti sei ben equipaggiato!

Sorrise e poi disse tesoro... Anche tu vedo che non ti manca niente, complimenti a te! Ora capisco perché tutti i ragazzi ti ronzano intorno, non capisco solo perché tu non ti sia ancora fidanzata. Io risposi grazie papà, e che il ragazzo giusto non lo avevo ancora conosciuto. Si tolse completamente l'accappatoio per asciugarsi la schiena, rimase nudo totalmente davanti i miei occhi con quel cazzone che sventolava a mezz'aria, avevo la figa in fiamme. Gli chiesi perché avesse un erezione e mi rispose che è normale sotto la doccia che venga, e che magari toccandoselo per lavarlo si sia un po stimolato. Risposi di aver capito e poi sdrammatizzai dicendo alla faccia dello stimolo papi!! Mi chiese, perché? Risposi, perché è più che stimolato papi è durissimo! Si mise a ridere, e fissandomi di nuovo le tette mi disse, si è vero tesoro ma anche tu vedo che non scherzi! Abbassai lo sguardo su di me e vidi i miei capezzoli duri, e quando si induriscono i miei sono veramente evidenti, sembrano due proiettili.

Esclamai,cazzo scusami papi! Mentre con un braccio coprii i capezzoli ancora turgidi. Mi disse di stare tranquilla e di non preoccuparmi alla fine siamo padre e figlia, e che vedersi nudi non sia la fine del mondo. Con quella frase presi coraggio e mi avvicinai, afferrando un asciugamano. Lui continuò a fissarmi dalla testa ai piedi. Con una mano a tenere l'asciugamano glielo portai sulle palle e gli dissi dai papà ti aiuto ad asciugarti. Lui non disse niente. Lasciai cadere l'asciugamano a terra e rimase solo la mia mano a palpargli le palle. Erano liscie come tutta la parte intima. Così grosse da far fatica a prenderle con una mano. Mi inginocchiai davanti a lui e portai la bocca sulla corona rosa, e inizia a leccare, e prendere in bocca la grossa cappella, fino a succhiarla.

Allargai bene la bocca e presi tutto il cazzo fino alle tonsille, e li iniziai a spompinarlo. Con una mano dentro le mutanine avevo iniziato a masturbarmi, devastandomi il clitoride e a ficcarmi dentro 4 dita. Mi staccai con la bocca mi alzai e mi misi sul lavandino a gambe aperte appoggiando un piede su un mobiletto. Mio padre mi guardò, si prese il cazzo in mano e si avvicinò... Me lo sbattè dentro con tutta la sua forza, ho sentito come una perforazione, come un grosso vibratore di 25 centimetri mi fosse entrato nella figa. Un godimento unico che mi fece urlare, iniziò a spingere, spingere, ancora sempre più forte sempre più veloce.

Il dentro e fuori mi faceva godere emettendo versi che non avevo mai fatto prima, anche mio padre godeva, era euforico, non scopava da troppo tempo, con le palle così piene uscì il meglio di lui. Continuava a sfondarmi mentre mi palpava le tette, mi leccava i capezzoli, anche tutto intorno, fino a morderli e se li risucchiava tutti in bocca. Senza mai smettere un secondo di spingere. Io con urli di piacere fatti ad occhi chiusi gli feci capire che stavo venendo, gli strinsi le palle mentre continuava a buttarmelo dentro. Ad un tratto in un mare di sudore entrambi, lo tirò fuori e capii che era il suo momento, stava per sborrare! Un secondo dopo averlo tirato fuori, vidi il primo schizzo potente arrivarmi sulle tette, uno dopo l'altro, due tre sulla mia pancia. Scesi dal lavandino e mi inginocchiai e subito un altro colpo di calda sborra mi schizzò sulla faccia, in tempo riuscii a prenderlo in bocca per altri 4 fiotti spessi di sborra a riempirmi la bocca, ingoiando tutto. Qualcosa mi fuoriuscí dai lati della bocca, con il cazzo ancora durissimo nella mia bocca guardai mio padre negli occhi facendogli capire di avere ancora fame, e che anche lui ne avesse ancora, dato che tenevo il cazzo in mano ed era forse anche più duro di prima... Spero vi sia piaciuto.

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